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Il terreno è un elemento essenziale per il corretto sviluppo delle tue piante perché è grazie a ciò che esse ottengono il loro nutrimento e possono, di conseguenza, regalare rese di qualità. Tutti gli elementi nutritivi di cui le piante hanno bisogno per crescere al meglio e per avere una buona salute sono nella terra. Ecco alcuni consigli utili per preparare un super soil di qualità:

Perché un super soil biologico?

Con l’arrivo della primavera, è arrivato pure il momento di preparare il nostro super soil biologico, sempre pensando alla semina outdoor dell’anno prossimo. Quando parliamo di super soil, parliamo di un tipo di terra che racchiude in sé tutti gli elementi di cui le nostre piante hanno bisogno. Una delle ragioni per le quali uno decide di preparare una terra totalmente biologica, come quella usata nella permacultura o nella biodinamica, è che possiede numerose proprietà benefiche. Riesce a proteggere l’ambiente creando una sinergia e una collaborazione tra tutti gli elementi vivi della terra, principalmente microbi e fauna. L’obiettivo è che tutti gli elementi siano sempre disponibili per rendere il terreno il più fertile e, pertanto, il più produttivo possibile, ma, soprattutto, perché rimanga sano e ben bilanciato.

Pensiamo alla preservazione del pianeta e delle nostre risorse

Come tutti sappiamo, la coltivazione di canapa a livello globale è un fenomeno abbastante recente, motivo per cui è molto importante, per il bene del pianeta e dei suoi abitanti, assicurarci che se ne fa un uso responsabile e sostenibile, senza mai dimenticare che le risorse del pianeta sono limitate.

Altrettanto importante è tener conto delle conseguenze drammatiche che, durante questi ultimi 60 anni, la cosiddetta agricoltura “intensiva” ha avuto, contaminando il suolo, diminuendo la sua fertilità e sviluppando malattie che possono infettare l’uomo e altri esseri viventi. E tutto per colpa dell’utilizzo eccessivo di prodotti chimici e pesticidi tossici. Attualmente, pur essendo consapevoli delle conseguenze talmente devastanti dell’agricolture intensiva, c’è chi considera la sua redditività finanziaria un vantaggio sufficientemente grande. Eppure, col tempo, vedrà che oltre ad essere esattamente l’opposto, è pericoloso per la salute. Quindi è giunto il momento di prendere coscienza dei fatti che hanno portato a questa situazione e di cominciare a proteggere il pianeta per le generazioni presenti e future.

Le conseguenze del passato

Ciò che ora chiamiamo “Biologico” o “Ecologico” fino a poco tempo fa era noto come agricoltura. In passato, soltanto venivano usati gli elementi naturali perché l’industria chimica non era dappertutto, né nei negozi, né nella nostra vita quotidiana. Adesso siamo più o meno consapevoli delle conseguenze di questa “rivoluzione chimica” grazie, ad esempio, ai numerosi studi scientifici che sono stati pubblicati. Perciò è ora di ritornare, letteralmente, alle nostre radici, ma non solo. E’ ora di rendersi conto che si tratta di un fenomeno a livello mondiale. L’introduzione dei fertilizzanti sintetici nell’agricoltura moderna ha portato all’apparizione di un lungo elenco di problemi. La rapida diminuzione di materia ricca di carbone, la distruzione della rete trofica microbica e la riduzione notevole degli acidi umici e fulvici del nostro terreno ne sono soltanto alcuni esempi. Questo ha reso i campi del nostro pianeta sterili per un lungo periodo. L’uso estensivo d’innumerevoli erbicidi e pesticidi chimici ha ulteriormente danneggiato il terreno. Molte ricerche mediche hanno scoperto che la maggioranza di malattie e disturbi sorge a causa di una mancanza di oligoelementi.

Cambiando le cattive abitudini

Perché non ricicliamo i nostri rifiuti alimentari e residui organici su larga scala? E’ una domanda veramente interessante, perché potremmo riutilizzare questi rifiuti per elaborare il nostro super soil grazie all’uso di diverse tecniche di fermentazione (compost, compost tea…). Siccome sappiamo che riciclare questi residui non comporterebbe un costo eccessivo, quest’iniziativa è intesa a sensibilizzare il grande pubblico dell’importanza di proteggere le risorse e di produrre prodotti di qualità.

Questi residui sono stati trattati con la Bokashi e sigillati per due settimane per assicurare una grande quantità di oligoelementi dopo la fermentazione. Dopo, possono essere distribuiti nel giardino o in una compostera di vermi.

In queste pile di compost prospera la così benefica vita microbica, il che accelera la decomposizione di materia organica. La vita microbica produce alti livelli di acidi umici e fulvici, e fornisce nutrimento per le piante. Tutto questo è protetto da un’estesa e complessa

In pratica

La HSO FamWorldwide ha lavorato sodo al fine di sviluppare un’ampia gamma di stili di compostaggio. Gli aspetti da tener ben a mente durante il montaggio di una pila di Compostaggio Biodinamico dal freddo sono: i residui biodegradabili, i microbi benefici, il flusso d’aria e i livelli di umidità. Il materiale organico dev’essere sistemato in strati sottili e porosi, come la lasagna. Tale struttura è integrata da una galleria del vento che impedisce una compressione innecessaria e permette di raggiungere un’altezza di 1,52 metri. I microorganismi efficaci (EM-1) sono intesi a favorire la digestione della materia organica. Dobbiamo bagnare la paglia con una diluizione di EM-1 e sistemarla in strati per accelerare l’attività microbica.

Un cumulo di compost biodinamico freddo finito

Sia il letame di coniglio, pecora, cavallo, mucca o gallina che l’erba verde e altri residui verdi freschi sono un eccellente fonte d’azoto. L’azoto fa possibile che, durante l’inizio del processo di creazione del nostro super soil, la temperatura raggiunga livelli termofili (45-70º). E’ in questa fase che gli agenti patogeni non desiderati vengono uccisi e i nostri semi germogliano.

Il letame di pollo utilizzato come materiale ricco d’azoto in questo compost fu raccolto entro un raggio di cinque chilometri da questo cumulo.

I vermi rossi sono ideali per fare il compost e mangiano quasi il totale del loro peso ogni giorno.

Man mano che l’azoto viene assunto, le temperature scendono e i vermi diventano la fonte principale di decomposizione. Essi rendono il processo ancora più veloce, tramite il deposito di vita microbica nel suolo, qualcosa di molto essenziale per mantenere una complessa diversità. Tutto quello che ci serve per creare un equilibrio perfetto è proprio davanti a noi. Eppure si tratta di un processo che raramente si ripete. A seconda del materiale organico proprio della tua regione, il disegno e la composizione del tuo ammasso di compost varierà. Ed è qui che entra in gioco l’immaginazione. Conoscere tutti gli ingredienti disponibili nei dintorni può essere un grosso vantaggio al momento di procurarsi i materiali necessari. Così le probabilità di ottenere un super soil all’altezza delle tue esigenze nonché dei tuoi bisogni aumenteranno considerevolmente. Come possiamo vedere qui, i tubi di plastica perforati sono più efficaci se usati nelle coltivazioni su larga scala. Durante il processo di compostaggio, i microorganismi decompongono la materia organica e producono biossido di carbonio, acqua, calore e humus. In condizioni ottimali, il compostaggio si articola in tre fasi: 1) La fase mesofila, oppure la fase della temperatura moderata, che dura un paio di giorni. 2) La fase termofila, oppure la fase dell’alta temperatura, che può durare alcuni giorni o alcuni mesi. 3) Alcuni mesi di raffreddamento e la fase di maturazione. Durante la fase termofila, le temperature elevate accelerano la decomposizione delle proteine, dei grassi e dei carboidrati complessi come la cellulosa e l’emicellulosa, che sono le molecole strutturali principali delle piante. Quando questi composti ad alto contenuto energetico vengono consumati, la temperatura del concime diminuisce gradualmente e i microorganismi mesofili ricuperano il controllo durante la fase finale di maturazione. Queste schegge di legno fresco si trovano nella fase termofila. Possiamo apprezzare la crescita del micelio che mangia il legno. Questo compost biodinamico freddo fu creato in un’azienda agricola di sidro e di pecore col materiale raccolto in un raggio di 5 chilometri. Gli ingredienti che formano quest’ammasso di compost biodinamico freddo sono:

 

  • Letame di mucca filtrato di qualità massima
  • Schegge grandi di rovere
  • Schegge piccole di melo
  • Erba appena tagliata
  • Paglia
  • Mele pressate a secco
  • Ammendamento del suolo EM-1
  • Bokashi (miscuglio organico fermentato)

Letame di mucca di prima qualità, erba verde e mele da sidro pressate a secco.

Una miscela di alfalfa (di sopra) e di paglia (di sotto) sistemata in strati. Tutte e due si decompongono velocemente. L’alfalfa è però più ricca di azoto.

La soluzione EM-1 (microrganismi efficaci)

Due ingredienti che molto spesso vengono usati per la elaborazione di ammassi di compost sono il Bokashi, parola giapponese che significa “materia organica fermentata”, e l’ammendamento del suolo EM-1. Questa miscela di “microorganismi efficaci”, sviluppata dal microbiologo giapponese Dr Higa, contiene batteri del genere Actinomyces, acido lattico, Lactobacillus, batteri fototropici e altri digestori microbici. La combinazione di questi due inoculanti migliora quasi di colpo i periodi di decomposizione.

 

Il processo di compostaggio è una tecnica del vecchio mondo, ideale per i piccoli giardini. Il prodotto finale può essere utilizzato in molti modi: come te di compost, come attivatore dello strato del suolo superiore oppure come terreno di coltura per la germinazione. Tutti servono a un buono scopo: per creare modi più efficaci e sostenibili di riciclare i nostri residui e di trovare forme più pure di espressione genetica tramite il modo in cui coltiviamo.

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