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Il ragnetto rosso (Tetranychus urticae) è una delle piaghe più comuni nella coltivazione della cannabis e anche una delle più temute.

Questi minuti compagni di viaggio, molto comuni nella coltivazione indoor, sono molto capaci di distruggere la tua coltivazione di cannabis se non li fermi in tempo.

Di seguito, ti spieghiamo tutto ciò che devi sapere riguardo questo scomodo aracnide, poiché se ti stai imbattendo nella nobile arte dell’autocoltivazione della cannabis, devi tener conto dell’elevata probabilità di subire il disagio di questa piaga. La chiave per evitare che il tuo raccolto si rovini è riconoscere questi animali in tempo e agire con altrettanta rapidità. Veniamo al punto.

Come riconoscere il ragnetto rosso?

E’ possibile che a prima vista tu faccia fatica a vedere questo ragnetto perché in realtà ha una dimensione abbastanza piccola e si colloca nella parte inferiore delle foglie, motivo per il quale ci metterai un pò a riconoscerlo a occhio nudo. Un segnale molto chiaro che ti indicherà la presenza di questi microscopici acari sulle tue piante di cannabis è la comparsa di piccole macchie gialle o traslucide sulle foglie. Questa è la traccia che lasciano quando si alimentano. Il ragnetto rosso infatti aspira i fluidi vitali dalla pianta di cannabis e questa operazione si traduce in un tratteggio giallastro molto caratteristico e semplice da riconoscere sulla parte superiore delle foglie.

Se localizzi questa tipologia di “puntini gialli” nella tua coltivazione di cannabis, puoi avere la conferma che si tratta del ragnetto rosso spruzzando acqua nella parte inferiore della foglia: se l’infezione è in uno stato abbastanza avanzato, potrai vedere piccole ragnatele su steli e foglie. Puoi utilizzare anche una normale lente di ingrandimento in modo tale da visualizzare questo acaro senza problemi. Il ragnetto rosso può essere di colore giallo biancastro o con due macchie marroni e le sue uova sono traslucide.

Danni del ragnetto rosso sulla piantagione di cannabis

Questo tipo di acaro si alimenta dalla linfa vitale delle piante, è una piaga che colpisce maggiormente le colture con alte temperature (più fa caldo e più velocemente si riproduce) e, attraverso l’aspirazione, indebolisce il vigore generale della pianta producendo una stagnazione delle sue funzioni metaboliche. Aspirando la linfa dalle foglie, esse perdono la loro funzione (non possono più produrre clorofilla e pertanto la fotosintesi non si realizza correttamente). In base all’estensione della piaga, i danni saranno parziali o totali e se l’infezione è in uno stato avanzato, le foglie diventeranno gialle e cadranno.

Questa piaga aumenta e si estende molto rapidamente. Se non si adottano le misure correttive rapidamente, può persino arrivare a uccidere la pianta. Il ragnetto rosso è una piaga molto comune nelle coltivazioni indoor e, sebbene colpisca anche le coltivazioni esterne di cannabis, diventa più letale nelle coltivazioni indoor perché nelle camere da coltivazione non convivono i predatori che si trovano abitualmente negli ecosistemi naturali. Nelle coltivazioni con piaghe molto avanzate, le ragnatele possono arrivare a coprire tutta la pianta.

Come prevenire la comparsa del ragnetto rosso?

Come con il resto delle piaghe e delle infezioni che possono colpire la tua coltivazione di cannabis, il miglior modo per combattere il ragnetto rosso è evitarne la comparsa. Ecco le misure che devi adottare per evitare questa piaga:

  • Pulizia: mantieni lo spazio adibito alla coltivazione pulito e ordinato. Disinfetta giornalmente tutti gli utensili che utilizzi nella tua camera da coltivazione e cambiati gli indumenti quando accedi allo spazio per evitare di introdurre qualsiasi piaga proveniente dalla strada.
  • Bagna le talee o le piante in stato vegetativo: irrorale una volta con olio di neem a modo di prevenzione
  • Controlla l’umidità: il ragnetto rosso si sviluppa in ambienti asciutti e con una temperatura di 21-27 ºC e si riproduce a grande velocità se la temperatura supera i 27 gradi. Pertanto, mantieni una temperatura adatta senza superare i 25 gradi e un’umidità relativa del 55-60%.
  • Inserisci acari predatori: a modo di prevenzione, puoi utilizzare Neoseiulus (Amblyseius) californicus, un micro-acaro che si alimenta di altri acari come per esempio il ragnetto rosso e che risulta innocuo per le piante. Applicati e allevati correttamente, questi acari agiscono molto bene dato che si alimentano di altri acari e non colpiscono la materia vegetale. Se utilizzi questo metodo, devi tener conto che questi predatori possono mangiare solo una certa quantità di acari al giorno (20 uova o 5 adulti). Pertanto, se esiste già un’infezione e quest’ultima si trova in uno stato avanzato, da soli non riescono ad arrestarla. Devi distribuirli su tutte le piante poiché hanno difficoltà a spostarsi da una pianta all’altra.

Cosa fare se la tua coltivazione di cannabis è affetta da ragnetto rosso?

  • Procedi con le misure di pulizia.
  • Allontana le piante colpite ed evita che la piaga si estenda.
  • Rimuovi le foglie che presentano una percentuale di infezione maggiore del 50% e cestinale. Evita di toccare altre parti della pianta oppure altre piante durante questo processo per non espandere l’infezione.
  • Crea un ambiente ostile, riducendo la temperatura a 16 gradi e aumenta l’umidità.
  • Irrora le foglie con acqua fredda per rimuovere completamente i ragni. Se l’infezione non è molto estesa, puoi rimuoverle anche manualmente con l’aiuto di una spugnetta. Quando hai terminato, cestina la spugna e lava bene le mani e tutti gli utensili da te impiegati.
  • Puoi utilizzare rimedi biologici come:
  1. Olio di neem: ha un’azione molto soddisfacente.
  2. Sapone potassico: in generale funziona bene, ma saranno necessarie due o tre applicazioni con intervalli da cinque a dieci giorni.
  3. Olio di piretro: un grande alleato per il controllo di questa piaga, un buon acaricida naturale che consigliamo di applicare due o tre volte a intervalli medi

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