• 4.091
  • 0

Il Tripide è uno dei parassiti più comuni nelle coltivazioni di cannabis.

Questi piccoli insetti dai movimenti rapidi si alimentano succhiando la linfa vitale della pianta e, nonostante non si tratti di uno dei parassiti più letali che la coltivazione di cannabis possa avere, bisogna stare attenti quando compare perché può rappresentare davvero un problema se la pianta si trova nella fase iniziale della sua vita (piccole piantine, talee, ecc).

Pertanto, se vuoi entrare nel mondo della coltivazione in proprio di cannabis, è importante che tu sappia come identificare, prevenire ed eliminare questa presenza indesiderata, se non vuoi che il tuo raccolto ne risenta. Ti daremo noi le chiavi per farlo, continua a leggere…

Che cos’è il Tripide?

Il Tripide (Thripidae) è un minuscolo insetto appartenente all’ordine dei Tisanotteri, con una lunghezza che oscilla tra 1 e 1,5mm. Il Tripide che attacca di solito la pianta di cannabis è quello che corrisponde al nome di Frankliniella Occidentales, un piccolo invasore di colore bianco giallognolo. Da adulto, la sua forma è allungata e si muove da una pianta all’altra volando. Questo tipo di infestazione è più comune nelle coltivazioni di cannabis indoor e nelle serre.

Il Tripide si riproduce fino a dodici volte in un anno, il suo ciclo vitale oscilla tra un mese e un anno e, sebbene non sia uno dei parassiti più fulminei, è importante contrastarlo all’inizio, poiché una volta che si è insinuato, risulta essere abbastanza resistente.

Come capire se la coltivazione è stata colpita dal Tripide?

Come accade con tutti i parassiti, il tempo è un fattore prezioso che giocherà contro di te, quindi presta molta attenzione a qualsiasi segnale che possa indicare che le tue piante di cannabis sono state infettate:

  • Posiziona delle trappole adesive di colore giallo e osservale ogni giorno, se la tua coltivazione è stata colpita dal Tripide è possibile che qualche parassita vi resti attaccato.
  • Il Tripide gratta il tessuto delle foglie per poi alimentarsi succhiando la linfa vitale della pianta o, nel caso delle femmine, per depositare le uova (che sono impercettibili per l’occhio umano). Pertanto, devi fare attenzione alla comparsa di segni dalla leggera lucentezza argentata sulla superficie delle foglie. Se il parassita si è già propagato, i segni saranno più evidenti e compariranno anche dei piccoli puntini che sono le feci del Tripide.
  • Il Tripide si posiziona di solito nella zone medio/basse della pianta ed è visibile all’occhio umano. Anche se è da tenere a mente che non sarà facile vederlo, perché questi insetti sono piccoli e allungati e si mimetizzano mettendosi in posizione parallela rispetto a nervi delle foglie o nello spazio in cui due foglie si sovrappongono. Quando notano un movimento, in genere restano fermi ad aspettare che la loro mimetizzazione li faccia passare inosservati.
  • Se il parassita è ad uno stadio avanzato, le foglie diventeranno fragili a causa della perdita di clorofilla e potranno persino seccarsi, anche se è difficile arrivare a questo stadio, perché si dovrebbe correre ai ripari molto prima.

Come prevenire il Tripide nella coltivazione di cannabis?

  • Se stai coltivando cannabis all’esterno o in una serra, pulisci le erbacce che possono crescere sparse e i possibili resti della coltivazione precedente.
  • Cambia il substrato da una coltivazione all’altra e butta via quello vecchio.
  • Inserisci delle specie predatrici come ad esempio l’Amblyseius swirskii
  • Spruzza qualche volta un insetticida naturale: olio di Neem o sapone di potassio.

Come combattere il Tripide nella coltivazione di cannabis?

Il ciclo vitale del Tripide passa per diversi stadi, quando si trova nello stadio della larva, si posiziona nel substrato, che è dove avviene il cambiamento per diventare pre-pupa. Si tratta di un dato da tenere in considerazione, perché non servirà a niente concentrare gli sforzi per eliminare gli adulti che già si trovano sui fusti e sulle foglie, se non si eliminano anche le larve che si trovano nel substrato. Pertanto, in contemporanea alla lotta biologica che avviene sulla pianta, consigliamo anche di applicare qualche insetticida biologico sul terreno, al fine di eliminare le possibili larve presenti.

  • Da spruzzare: ci sono diversi prodotti biologici che agiscono al contatto e sono efficaci contro il Tripide: piretrine, rotenone, sapone di potassio e olio di Neem (ripeti le applicazioni ogni due o tre giorni). È importante assicurarsi di aver eliminato il Tripide prima che le piante entrino nella fase di fioritura, per questo la prevenzione è molto importante, perché è meglio evitare di spruzzare dei prodotti direttamente sui fiori. Se ti trovi in questa fase quando scopri il Tripide, l’opzione migliore è forse quella di introdurre delle specie predatrici.

Dopo aver effettuato le nebulizzazioni, puoi utilizzare delle specie predatrici per assicurarti al cento per cento l’eliminazione completa di questo parassita, è importante non fare il contrario perché la nebulizzazione fatta con gli insetticidi naturali ucciderebbe anche i predatori. Queste sono alcune delle specie che ti consigliamo di utilizzare se decidi di procedere con questa opzione.

  • Amblyseius cucumeris. Amblyseius barkeri, Neoseiulus cucumeris, Iphiseius degenerans, Neoseiulus barkeri, Euseius hibisci.
  • Vespe parassite: Thripobis simulteus, Ceranisus menes, Gotheana Shakesoearei.
  • Orius: questi insetti, appartenenti alla famiglia degli Antocoridi sono dei predatori che si alimentano di acari e Tripide.

Prodotti biologici

I prodotti biologici per il controllo del Tripide che si basano sul fungo Verticillium lecani sono estremamente efficaci e non nocivi per i predatori naturali sopra citati, pertanto possono essere aggiunti ai due trattamenti.

Add Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Seleziona Lingua »