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La botrytis o muffa grigia è uno dei funghi più comuni nelle piante di cannabis.

Se stai coltivando in climi temperati e umidi hai più possibilità che questo parassita attacchi le tue piante di cannabis, ma non preoccuparti.

In questo articolo troverai tutto quello che hai sempre voluto sapere sulla botrytis: come prevenirla, identificarla e sradicarla.

Qui troverai tutti gli strumenti necessari affinché il tuo raccolto di cannabis non soffra per questo scomodo fungo e tu possa combattere questa muffa grigia senza perdere la battaglia.

La Botrytis, conosciuta anche come muffa grigia, è uno dei funghi più comuni e dannosi che possono attaccare le tue piante di cannabis. Di solito compare quando la temperatura e la percentuale di umidità sono alte, si diffonde rapidamente e può uccidere la tua coltivazione di cannabis nel giro di qualche ora. Da qui l’importanza di prevenirla e sradicarla adeguatamente in tempo, visto che la botrytis è in grado di rovinarti in pochi giorni mesi di lavoro. Procediamo passo dopo passo per far sì che questo fungo non si metta tra te e la tua coltivazione.

Come prevenire la botrytis?

Tieni sotto controllo l’umidità

Ci sono diverse condizioni necessarie affinché la botrytis possa svilupparsi in una pianta di cannabis. La prima fa riferimento all’umidità. Questo fungo si sviluppa in zone in cui l’umidità supera il 50%. Quindi, se si mantiene l’umidità al di sotto di tale percentuale la si può prevenire. Ciononostante, anche se è quasi un’eccezione, il danno comparire anche in ambienti meno umidi. Inoltre, è importante un ricircolo costante dell’aria, così come una buona ventilazione tra le piante di cannabis per prevenire il fungo.

Fai attenzione alla pulizia

In virtù della prevenzione della botrytis, è importante anche la pulizia. Conviene sterilizzare gli strumenti della coltivazione ogni volta che li utilizziamo, perché in questo modo ridurremo le possibilità che questa muffa grigia possa fare la sua comparsa. Questo fungo è trasportato per via aerea, attraverso le mani e gli strumenti contaminati, ecco perché è importante la sterilizzazione.

Di fatto, questa muffa grigia si diffonde molto rapidamente negli spazi interni e può infettare una stanza dedicata alla coltivazione in meno di una settimana quando le condizioni sono favorevoli. Quindi, non sottovalutiamo la pulizia e la sterilizzazione di tutto ciò che entra in contatto con le nostre piante.

Elimina i piccioli

Un altro aspetto da tenere in considerazione nella coltivazione per prevenire la botrytis è l’eliminazione di tutti quei piccioli che restano sui rami quando si tolgono le foglie danneggiate. Perché il fogliame morto e in decomposizione può favorire la comparsa della botrytis.

Fumigazione preventiva?

Per quanto riguarda i prodotti chimici per fumigare preventivamente le piante di cannabis, noi non ne consigliamo l’uso. La fumigazione non garantisce al 100% che in seguito questo fungo non comparirà e questi prodotti lasciano una scia di residui chimici che possono essere pericolosi per la salute. Pertanto, la cosa migliore è evitare le condizioni che ne favoriscono la comparsa tenendo sempre sotto controllo l’umidità, l’igiene e la densità della tua coltivazione. E magari provare con qualche fungicida ecologico come, ad esempio, la propoli o l’equiseto, a scopo preventivo.

Come identificare la botrytis?

Uno dei modi per prevenire la botrytis è una corretta e costante osservazione delle piante di cannabis, per poter arrestare una possibile piaga al primo sintomo. Ma come si identifica la Botrytis? È un fungo molto facile da individuare: può colpire qualsiasi parte della pianta (radici, fusti, foglie, germogli) e si riflette visibilmente sul colore e sulla consistenza della stessa, che diventerà marrone o grigia, con un aspetto secco, senza vita.

Nei casi più avanzati si può vedere il fungo mentre si sviluppa sulla superficie dei tessuti, formando un micelio grigio. Col progredire della malattia, il fogliame avvizzisce. L’area interessata è secca al tatto e di solito si sgretola. Il fungo è di un colore che va dal grigiastro-bianco al verde acqua. E di solito attacca il fiore denso e gonfio, ma può colpire anche i fusti, le foglie e i semi. Si consiglia quindi di cercare le foglie sparse che sembrano seccarsi misteriosamente nei germogli. Anche le parti di fusto che muoiono, e persino i germogli marroni dall’aspetto morto.

Ma la botrytis non attacca la pianta solo quando è viva, può infatti comparire anche una volta che è stata effettuata la raccolta. Quando la raccolta non avviene in buone condizioni igieniche, la pianta può essere infettata in quel momento. In quel caso, il fungo va a decomporre i germogli secchi e già messi da parte, e può trasmettersi attraverso i semi. Producendosi in misura maggiore nei germogli compatti e pesanti, che sono il luogo ideale affinché questo fungo si sviluppi, le varietà di cannabis che non rispondono a queste caratteristiche saranno meno predisposte ad essere attaccate dalla Botrytis.

Come sradicare la botrytis?

Anche se nella nostra coltivazione evitiamo le condizioni ottimali per la riproduzione della botrytis, a volte questo fungo troverà il modo per riprodursi. In tal caso, non appena compariranno i primi sintomi sui fusti o sui germogli, dovrai seguire queste indicazioni:

  • Potare tutte le parti interessate. Utilizzare a tale scopo delle forbici da potatura sterilizzate con l’alcol per rimuovere i germogli infetti, almeno tre centimetri al di sotto della zona infetta. Per essere più sicuri, ci sono coltivatori che amputano da 5 a 10 cm al di sotto della zona danneggiata.
  • Distruggere la parte infetta. È imperativo rimuovere dalla zona di coltivazione la parte infetta e distruggerla.
  • Sterilizzare gli strumenti utilizzati. Poi è necessario lavarsi le mani e lavare gli utensili con cui è stata tolta la materia vegetale infetta.
  • Arieggiare la stanza in modo corretto. Una volta che avrai ventilato la stanza per evitare che restino dei resti del fungo, è opportuno anche ridurre l’umidità al di sotto del 50%.

Tieni conto del fatto che…

La minaccia di muffa aumenta mano a mano che avanza la maturazione dei fiori. Questo accade perché quando i fiori si ingrossano durante le ultime settimane di fioritura, la loro stessa abbondanza ostacola la ventilazione intra-floreale. Si ricorda che un’infezione durante la fase finale della fioritura può costringerci a raccogliere le piante prima del giorno ottimale di maturazione. Perché cercare di terminare un ciclo con piante infette (interne ed esterne) può portare alla rovina totale.

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