• 1.923
  • 0

L’Alternaria è un fungo parassita che compare generalmente su frutta e verdura ma che può colpire pure le nostre piante di marijuana in quanto non fa distinzioni tra le specie vegetali. Né tra le specie vegetali né tra gli esseri viventi. Infatti, pure le persone possiamo subire le conseguenze della comparsa dell’Alternaria e avere problemi di allergie cutanee o respiratorie (riniti, asma…). Se le spore raggiungono la tua coltivazione e le sembra un bel posto per sistemarsi, cercheranno di colonizzarla. Un fungo che nessuno vuole avere vicino!

L’Alternaria, o Alternaria alternatauno dei funghi più comuni nelle colture di cannabis, appartiene alla famiglia delle Pleosporaceae (composta da oltre 44 specie in tutto il mondo) ed è direttamente legata ai diversi processi di decomposizione della materia organica. Tant’è vero che pressoché il 20% delle perdite delle coltivazioni agricole a livello mondiale è causato dall’Alternaria.

Pur essendoci alcune variazioni, il più delle Alternaria si sviluppano proprio come l’Alternaria alternata, estendendosi grazie alle spore asessuali note come conidi e lasciando piccole macchie sulle foglie. Questi conidi sono le spore responsabili della riproduzione del fungo. Un calo oppure un aumento improvviso dell’umidità può far sì che i conidi cadano a terra e siano spostati dalle correnti d’aria verso le piante vicine. Quando arrivano alle foglie di una pianta, aspettano fino a qualche ora dopo il tramonto e poi comincia lo show. L’umidità della rugiada gli permette di germinare e di colonizzare la foglia in sole 12 ore.

Alcune specie di Alternaria portano alla comparsa di altre malattie come il marciume radicale e si estendono attraverso il tessuto delle piante infette. In sintesi, un fungo che si riproduce facilmente e che può distruggere la tua coltivazione su vasta scala o piccola pianta in un batter d’occhio.

Sintomi dell’Alternaria

Quello che può rivelare la presenza dell’Alternaria nella tua coltivazione è la comparsa di macchie sulle foglie. Macchie inizialmente gialle che col tempo diventano più marrone o addirittura più nere, a seconda della specie. Progressivamente assumono la forma di anelli concentrici con un piccolo punto nero al centro, come fosse un bersaglioQuesti punti sono i conidi, le spore responsabili della riproduzione del fungo.

 

Potrebbe pure comparire un’aureola gialla intorno alle macchie che vanno ingrandendosi diventando sempre meno nette. Le spore si riproducono quando la temperatura ambientale raggiunge i 20-23°C e le condizioni ottimali per la propagazione si ottengono con una temperatura vicina ai 27°C.

Col tempo, le macchie potrebbero fondersi per formare un’area necrotica che porti all’appassimento e alla morte della foglia. Nei casi in cui le aree infette siano troppo ampie, potrebbe pure verificarsi un’intensa defoliazione e, di conseguenza, una forte diminuzione di vitalità e, negli stadi più avanzati dell’infezione, la perdita definitiva della pianta.

Come prevenire e combattere l’Alternaria?

L’apparizione dell’Alternaria può prevenirsi seguendo questi piccoli consigli: tieni pulita la tua coltivazione, assicura un’adeguata ventilazione ed un clima equilibrato senza oscillazioni estreme di umidità e temperatura, lascia asciugare il sostrato tra le inaffiaturefai in modo che ci sia un po’ di spazio tra le piante e cerca di annaffiarle nella giusta misura con sufficiente anticipo per far sì che non debbano trascorrere la notte umide.

Un altro modo di prevenire la sua comparsa è non riutilizzare lo stesso sostrato per varie colture di seguito ed eliminare la materia vegetale in decomposizione. Trattandosi di spore che si spostano per via aerea, possiamo trovarle ovunque e, dato che la materia in decomposizione è una calamita per i patogeni, è cruciale evitare l’accumulo di rifiuti vegetali.

Il pacciame può anche rivelarsi un’opzione molto efficace in quanto aiuta a rallentare la diffusione delle spore di Alternaria già presenti nel sostrato. Quando una pianta è infetta da questo fungo, la cosa migliore da fare è rimuoverla dalla coltivazione perché le piante nelle vicinanze non si infestino.

 

L’uso di fungici ad ampio spettro è pure consigliato come metodo preventivo. Quando si tratta di reagire, invece, è meglio utilizzare fungicidi naturali quali la coda di cavallo oppure l’olio di Neem. Ma, se il problema persiste e i fungicidi chimici si rivelano l’unica opzione possibile, cerca di non usarli durante la fioritura perché i fiori assorbono tutte le molecole attive.

Come abbiamo visto, il fungo Alternaria può essere veramente pericoloso se non viene individuato e trattato adeguatamente. Quindi farai meglio a prendere tutti questi consigli in considerazione. Non è probabile che una pianta infetta possa essere salvata dai fungicidi. Pertanto, l’unico opzione è la rimozione. Una situazione così potrebbe sembrare una sconfitta ma veramente non c’è altro che tu possa fare per evitare la propagazione del fungo. Per di più, non ha senso sprecare energie e tempo con le piante ammalate.

Add Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Seleziona Lingua »