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Di solito, coltivare cannabis è molto facile; tuttavia ogni tanto le piante possono avere dei problemi di salute sui quali i coltivatori devono intervenire. Di solito questi problemi si possono risolvere facilmente, ma prima di tutto bisogna riconoscerne le cause.

Vi mostreremo alcuni dele malattie e  parassiti della cannabis che può capitare di dover affrontare e vi spiegheremo come riconoscerli e cosa si può fare per evitare che il problema si ripresenti.

Muffa grigia. Come combattere i funghi della cannabis

Le muffe possono rappresentare un problema serio per chi coltiva cannabis. Le più comuni sono la muffa grigia (Botrytis) e l’ascomiceto. La muffa grigia è difficile da notare, poiché di solito si genera all’interno delle infiorescenze, sopra o vicino al gambo. Le aree più a rischio sono le parti danneggiate o infette della pianta. Le spore della muffa grigia si trovano letteralmente dappertutto, per questo è un problema così comune. Quando diventano visibili, vuol dire che la muffa ha già attecchito, e una volta che questo accade il fungo si diffonde producendo altre spore che rimarranno in attesa della prossima opportunità di causare danni. All’inizio, la muffa sembra bianca e soffice, ma col tempo diventa griga, nera e melmosa.

Toprot

Muffa grigia sulle infiorescenze? Ecco cosa fare…

Fumare/vaporizzare cimette marce può essere nocivo. Molti coltivatori tagliano i rami infetti e li portano via dalla serra con molta cautela. La pianta continuerà a crescere, ma bisogna stare molto attenti perché il problema potrebbe ripresentarsi.

Come prevenire la muffa grigia?

La muffa grigia si sviluppa in ambienti umidi, poco ventilati e con alte temperature. Far crescere troppe piante nella stessa stanza fa aumentare l’umidità, e ogni pianta con un sistema immunitario debole o danneggiato rischia di sviluppare questo fungo. Le varietà di indica  dalle infiorescenze dense e dure possono risultare particolarmente suscettibili alla muffa grigia. Queste piante sono originarie delle zone montuose asiatiche, dove il clima è molto secco, e non sono adatte a crescere in climi tropicali o in condizioni di umidità. Le varietà di sativa, dalle infiorescenze più leggere e meno dense, sono capaci di far filtrare l’aria attraverso i germogli e sono quindi meno inclini a sviluppare la muffa grigia. Ridurre i livelli di umidità, aumentare la ventilazione e diminuire la densità di piante/foglie nella stessa serra può aiutare a prevenire questo problema.

Mildew

Ascomiceto

L’ascomiceto è un’altra muffa della cannabis molto comune. Di solito si manifesta come una muffa bianca e granulosa che copre le foglie, impedendo la fotosintesi. Si diffonde in fretta e danneggia velocemente la pianta. Se non la si tratta tempestivamente, la pianta può morire in poco tempo. Prevenire è senza dubbio meglio che curare. L’ascomiceto non granuloso produce macchie gialle o traslucide sulle foglie. Entrambi questi funghi hanno cause simili a quelle della muffa grigia e sono difficili da trattare una volta che hanno attecchito. Ridurre l’umidità e il numero di piante nella stessa stanza e aumentare l’aerazione può aiutare a prevenirli. Alcuni rimedi tradizionali prevedono di spruzzare sulle piante una soluzione diluita all’1% di sidro o al 50% di latte, ma non c’è garanzia che questi metodi funzionino. Molti coltivatori rimuovono le parti infette delle piante e continuano a coltivare con maggiore attenzione. I coltivatori professionali si impegnano molto per combattere l’ascomiceto. Alcuni ventilano la stanza con ozono o usano un’illuminazione a raggi ultravioletti per uccidere ogni spora che potrebbe danneggiare le loro piante.

 

Whitefly

La mosca bianca

Le mosche bianche possono infestare il lato inferiore delle foglie di cannabis, dove si nutrono della linfa della pianta. Si diffondono molto rapidamente: ogni mosca può deporre fino a 200 uova. La maggior parte dei coltivatori di cannabis preferisce non usare pesticidi o agenti chimici, ma ci sono altri metodi per liberarsi delle mosche bianche. Alcuni provano a rimuoverle spruzzando acqua sul lato inferiore delle foglie. Altri si fanno aiutare dalle coccinelle, che sono un predatore naturale. Le trappole appiccicose per mosche non sono un rimedio, ma in molti sostengono che sia bene tenerne almeno una nella propria serra/stanza. Non risolveranno un’infestazione di parassiti, ma possono avvertivi in anticipo della loro presenza. La simulide e gli afidi sono altri parassiti che spesso vengono trattati in modo analogo alla mosca bianca.

 

Spider Mite

Ragni rossi

I ragni rossi, acari più simili ad aracnidi che a degli insetti per via delle loro 8 zampe, sono uno dei peggiori parassiti della cannabis. Di solito sono troppo piccoli per essere visti a occhio nudo, ma è facile riconoscere la loro presenza “grazie” alle sottili ragnatele che costruiscono per proteggere la colonia e le loro uova. Ogni generazione impiega meno di una settimana a nascere e riprodursi, perciò agire presto è di vitale importanza. Come per la mosca bianca, spruzzare acqua sulle foglie li staccherà dai loro amati rifugi sotto le foglie. Le coccinelle sono un predatore naturale per queste creature. I ragni rossi non sopportano il freddo, perciò ridurre la temperatura intorno ai 20°C potrebbe ostacolarli. Anche aumentare la ventilazione/estrazione potrebbe complicare loro la vita. Alcuni coltivatori usano degli aspiratori a mano a bassa potenza per aspirarli, nonostante questa tecnica richieda una certa capacità e ci voglia molto tempo per occuparsi di una sola pianta. Uno spray con il 10% di alcol (etanolo) può essere una soluzione efficace. Anche se non a tutti i coltivatori piace usare prodotti chimici sulle loro piante, alcuni Grow Shop vendono rimedi di quel tipo. Lo ripetiamo: prevenire è meglio che curare.

Rust Cannabis

Ruggine delle piante

Diverse infezioni da fungo possono causare delle macchie marroni simili a ruggine sulle foglie. I rimedi chimici sono molto utili contro queste infezioni ma i coltivatori responsabili li usano raramente. La ruggine delle piante colpisce più facilmente le foglie umide, quindi è bene assicurarsi che la ventilazione sia sufficiente e che le piante abbiano abbastanza spazio da non crescere l’una sull’altra. Molti coltivatori rimuovono le foglie danneggiate e tentano di completare il raccolto – il che è possibile se l’infezione non si è diffusa in modo grave. Tutte le foglie vecchie devono essere sempre rimosse dalla stanza.

 

Prevenire è meglio che curare

E’ molto importante tenere pulita la stanza. Pulitela costantemente, passando anche fra ogni pianta. Rimuovete il fogliame secco e ogni tipo di suolo vecchio o altro possibile terreno di coltura per batteri. Lavate bene le superfici della stanza o della tenda. Alcuni usano una soluzione diluita di disinfettante, altri usano Perossido di Idrogeno diluito (i coltivatori idroponici lo usano spesso come nutriente aggiuntivo). Assicuratevi che la ventola di estrazione sia adeguata alla dimensione della vostra stanza. Se è necessario, prendetene una più grande. Ispezionate sempre le vostre piante, cercando ogni possibile traccia di malattie o parassiti. Ricordatevi che molte infezioni o agenti infestanti possono essere introdotti accidentalmente portando nella vostra stanza piante/talee di altri coltivatori.

 

Infezioni e parassiti delle piante: le cause più comuni

Prendere piante/talee da altre persone può essere spesso la causa accidentale dell’arrivo di parassiti e funghi nella vostra stanza di coltivazione. Fate attenzione ad accettare piante dagli altri, a meno che non siate certi di potervi fidare del coltivatore. Alcuni, quando c’è il bel tempo, portano fuori le piantine per fargli prendere del vero sole, ma questo può permettere a parassiti come la mosca bianca o gli afidi di ottenere un passaggio verso la vostra stanza di coltivazione.

 

Preferire i semi alle talee: i benefici

Uno dei modi migliori per assicurarsi che la stanza di coltivazione sia pulita è di coltivare semi di cannabis femminizzati, piuttosto che importare continuamente piante da fonti esterne. Questo elimina la possibilità di introdurre piante infette. E’ facile comprare dei semi online. Si può trovare una gran quantità di semi autofiorenti o  semi di piante fotoperiodiche da cui scegliere. I semi delle piante da esterni sono un’ottima scelta per chi coltiva autonomamente e i le  genetiche ricche di CBD sono molto popolari fra chi coltiva a scopo medico. Per un coltivatore che si rispetti è essenziale avere doti casalinghe. Tenere la stanza ben pulita e evitando che acqua, foglie vecchie, sporcizia e altri possibili terreni di coltura si spargano per terra contrasta la diffusione di malattie e parassiti. Se avete avuto una brutta esperienza con uno specifico tipo di terreno o di fibra di cocco, provate con un prodotto diverso. Pulire bene la stanza dopo ogni raccolto è una rottura, specialmente in seguito ad un’infestazione, ma ne vale la pena.

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