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La mosca minatrice (Liriomyza huidobrensis) è uno degli insetti in cui potreste imbattervi se coltivate cannabis, specialmente all’esterno o in serra poiché, anche se non impossibile, è poco probabile che questo insetto compaia nelle coltivazioni indoor.

Nonostante non sia una delle piaghe più letali e difficilmente può distruggere del tutto le tue piantine, questa scomoda invitata può riuscire a danneggiare il corretto sviluppo delle funzioni della pianta e ridurre significativamente il vostro raccolto.

Per evitare che questo accada, prestate molta attenzione e continuate a leggere perché di seguito vi spiegheremo tutto quello che dovete conoscere su questo problema.

Come riconoscere la mosca minatrice?

La mosca minatrice è un insetto della famiglia delle Agromyzidae, che nel corso del suo ciclo vitale passa da vari stadi:

  • Uova: hanno una dimensione media di 0,25 mm e per questo sarà praticamente impossibile vederle nelle vostre piante di cannabis. Inoltre le uova sono inserite all’interno delle foglie delle piantine e questo ne rende ancora più difficile l’avvistamento.
  • Larva: in questa fase la mosca minatrice danneggia le piantine di cannabis poiché le uova poste all’interno delle foglie si schiudono dando luogo a piccole larve che cresceranno nutrendosi e scavando dei tunnel nelle foglie. Questi tunnel sono visibili all’occhio umano.
  • Pupa: quando la larva si è sviluppata e nutrita abbastanza per completare questa fase, rompe la foglia e si lascia cadere nel substrato, va qualche centrimetro sotto terra per creare la pupa dove realizzerà la metamorfosi, ma può anche farlo in superficie o nel rovescio delle foglie.
  • Adulto: la mosca minatrice emerge dalla pupa trasformata in un piccolo insetto alato di circa 2mm.

Per vedere se le vostre piantine hanno dei segni della mosca minatrice dovete osservare la superficie delle foglie. I danni prodotti dalle larve della mosca minatrice possono essere riconosciuti facilmente: si tratta di tunnel di color marroncino o traslucido che appaiono sulle foglie e che indicano che questo insetto si è stabilito nella coltivazione. Questi piccoli tunnel danneggiano la pianta poiché impediscono il corretto sviluppo delle sue funzioni metaboliche: passando, le larve mangiano parte del tessuto vegetale che la pianta utilizza per la fotosintesi. Il risultato è che le foglie seccano totalmente o parzialmente e la produttività della pianta diminuisce.

Un altro segnale che dovete monitorare sono le interpunzioni che la mosca minatrice femmina flascia nelle foglie. Le fa per due motivi, per nutrirsi della linfa vitale della pianta o per depositare le uova.

Come prevenire la mosca minatrice?

Nelle coltivazioni di cannabis indoor è più facile prevenire questo insetto perché la temperatura e l’umidità sono due fattori determinanti per lo sviluppo della popolazione della mosca minatrice. L’elevata umidità e la temperatura calda sono le condizioni ideali per la sua comparsa; se volete evitare quest’insetto e tutti i tipi di funghi vi raccomandiamo di mantere i livelli di umidità a bada.

All’estero è molto più difficile evitare l’insetto, che nelle condizioni climatiche adatte può diventare un serio problema. L’olio di Neem può essere un buon alleato per prevenire la mosca minatrice e se si tratta di coltivazioni in serra, porre delle reti anti-insetti può aiutarvi a fare in modo che l’insetto non entri nell’istallazione.

Come combattere la mosca minatrice?

Anche se non si tratta di un insetto fulminante, se vi accorgete che le vostre piantine sono invase dalla mosca minatrice dovete prendere le giuste misure in tempo:

  • Eliminate le foglie danneggiate e disfatevene.
  • Una volta trovate, schiacciate con le dita le larve, non sarà difficile perché si trovano all’interno della foglia.
  • Mettete delle trappole: esiste un nastro adesivo in entrambi i lati che serve per intrappolare gli adulti.
  • Utilizzate speci predatorie: gli insetticidi sono poco efficaci contro questi insetti perché le larve sono protette all’interno delle foglie; quindi vi raccomandiamo l’utilizzo di nemici naturali come per esempio le vespe parassite Dacnusa sibirica, Diglyphus isaea e Opius pallipes.

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