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“Vi chiedo scusa”.
Inizia così il post del Senatore Matteo Mantero, per giustificare l’ennesimo fallimento del M5S in merito alla regolamentazione della canapa industriale e dei suoi derivati (fiore compreso).

Nella lettera spiega che, nonostante stesse seguendo i lavori della commissione bilancio (di cui però non fa parte) gli è sfuggita la votazione ai due emendamenti che avrebbero regolamentato produzione e vendita della cannabis light.

Così i due emendamenti sono stati ritirati per mancanza di parere favorevole in maggioranza, senza neppure essere discussi nella seduta di sabato scorso; alla quale il Senatore era assente.
Continua dunque la confusione su questo prodotto trattato spesso come “droga”, nonostante non abbia nessun effetto drogante e sia totalmente legale, ma non specificatamente regolamentato.

Potremmo accettare le scuse di Mantero, che nel suo post sottolinea che “mentre il resto del mondo veleggia sulla rotta della legalizzazione della “marijuana” noi abbiamo paura di affrontare il tema della canapa industriale”; ma a cosa pensavano gli altri Senatori del M5S, che fanno parte della Commissione Bilancio? Nessuno dei colleghi era al corrente dell’emendamento presentato?

Domande a cui non troveremo mai risposta, come quando mancarono 16 voti per l’approvazione di una legge che avrebbe permesso l’autoproduzione a fini terapeutici. Allora furono 18 gli assenti alla votazione, appartenenti al M5S.

Il Sen. Mantero oltre le scuse, cerca di confortare chi aveva riposto fiducia in lui e, nel suo post, comunica di aspettare “la prima convocazione utile per chiedere che siano riammessi, visto che il ritiro non è stato concordato con i primi firmatari”; sottolineando comunque che “difficilmente accadrà”.

Sinceramente non abbiamo dubbi che non accadrà; e la cosa ci scoraggia parecchio perché amplifica la montagna di incertezza di chi produce e vende cannabis light. Ciò porterà, senza ombra di dubbio, al fallimento economico di migliaia di piccole e medie aziende che durante l’anno precedente avevano fatturato milioni di euro.
Pensiamo inoltre al Sistema Giudiziario che, in mancanza di una legge chiara, verrà ulteriormente intasato da inutili denunce che le FF.OO. continueranno ad effettuare a discapito di onesti imprenditori; e tutto ciò perché nessuno è riuscito a cambiare una legge sbagliata, datata 1990.

di Giuseppe Nicosia – High times

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